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sabato 15 febbraio 2020

Maestri

Non si sceglie il maestro perchè è bravo; non si sceglie perchè è buono; non si sceglie perchè è "spirituale"; ma perchè possiede una cosa che tu desideri più di ogni altra ed hai l'occasione di carpirgliela. Allora non hai più alcun interesse per i suoi pregi o difetti, ma sei disponibile veramente a tutto per poter "rubargli" quel segreto! Devi prendergli la pietra preziosa che  nasconde e non stai lì a pensare, se l'ha ereditata, guadagnata, comprata o rubata, se la sua casa è sporca o pulita, se è onesto o bugiardo, ricco o povero, ma sai che ce l'ha e tu la troverai costi quel che costi! L’unica cosa che conta è se la pietra preziosa la possiede o no, solo questo devi capire. Se non la ha è inutile perdere tempo, se la ha ci sarà anche il modo per prendergliela, sta a te trovarlo, solo a te. (S.Alfieri)

giovedì 16 gennaio 2020

Tensione

Quando sento la tensione ho vinto.
Lo scopo della posizione è rivelarmi le tensioni che erano nascoste.
La tensione non impedisce di fare la posa, è il contrario, la posa esiste per permettere di scoprire le tensioni. Sentire la tensione fa sì che questa si liberi, dunque è la trasformazione della tensione. Se la si lavora in questo modo, ci sarà anche una trasposizione sul piano psicologico.
Quando c'è un conflitto non cerco più di rinviare il conflitto ma posso realmente sentirlo e a un certo punto il conflitto non sarà più conflittuale.
È un'arte e un'arte vive solo attraverso la pratica.

Éric Baret

giovedì 9 gennaio 2020

Shivaismo

Lo Shivaismo è una religione molto vicina alla natura.
Il suo culto, che scatena la potenza dell’anima e del corpo, ha incontrato viva resistenza da parte delle religioni urbane che lo hanno considerato antisociale.
Shiva viene rappresentato come il protettore di quanti si ritengono lontani dalla società convenzionale e conformista



Foto di anja Cam da Pixabay

mercoledì 1 gennaio 2020

Felicità

Mi rattrista ascoltare persone che individuano la felicità nei grandi sogni.
Pare che la loro realtà sia solo, o quasi esclusivamente, privazione.
Inoltre secondo tali individui la felicità appartiene solo agli altri, a loro è negata.
Eppure non hanno le condizioni per ritenersi tali.
Gli insoddisfatti, gli infelici, i lamentosi rimarranno sempre tali.
Rimane una perdita di tempo osservare gli altri come favoriti senza riconoscere le proprie fortune.
Ed è pure una perdita di tempo ascoltare questa tipologia di persone.
Rincorrere la felicità è una sfida per tutti, solo che alcuni la trovano nelle apparenti piccole cose, altri rimangono accecati dalle grandi luci e perdono di vista le bellezze che incontrano sul sentiero della vita.

Aretha Franklin🙏🏻

giovedì 26 dicembre 2019

Lo Yoga non è una religione

"Lo Yoga non è una religione e va oltre la religione.
 Non è un credo, ma è formato da tutti i credi; non è un dogma e prospera sulla libertà dell'individuo. S'intende libertà interiore, da ogni pregiudizio, da ogni male, da ogni cattiveria, da ogni lusinga, da ogni possesso, da ogni attaccamento egoistico, da ogni istinto.
Per riuscire in ciò devi amare tutte le religioni e non essere particolarmente di nessuna; devi rispettare tutti i credi e non attaccarti in particolar modo ad uno di essi; devi stimare tutti i dogmi, ma non saldarti a nessuno di essi, così eviterai la leggerezza, il fanatismo, l'intolleranza, il bigottismo, l'egotismo.
Sono questi gli ostacoli più duri da superare e vincere per chi si dedica allo sviluppo delle energie latenti e specialmente alla conoscenza dell'Assoluto”

(dal libro "Esperienze Yoga" di Giorgio Furlan, direttore dell’ Accademia Yoga 1969 di Roma)

giovedì 12 dicembre 2019

Accade

Nella pratica non si può capire che cosa si può ottenere finché non lo si ottiene, ed ogni volta che si ottiene qualcosa di nuovo, si ottiene qualcosa che era del tutto inimmaginabile. Per questo è inutile parlarne.

Chi ha in mente uno yogi, ha in mente qualcosa che somiglia ad un ricercatore spirituale, o a un mistico, o a un impostore, o a un santo, o a un saggio, o a un fachiro, o a qualche altro personaggio; ha in mente pace, o tranquillità, o imperturbabilità, o poteri magici, o illusioni; ma appunto, tutte queste, sono cose che abitano la mente.

Ciò che avviene è invece del tutto indicibile. Si può parlare delle tecniche o della tradizione, certo, ma di ciò che accade no. Per questo non può esistere né esisterà mai una "lezione di yoga".
 (S. Alfieri)

giovedì 5 dicembre 2019

Il corpo

".... penso a certe culture dello yoga, nelle quali il corpo viene coltivato in quanto corpo, e non soltanto nella dimensione sportivo-muscolare-competitivo-aggressiva che conosciamo fin troppo e non lascia presagire nulla di positivo.
 Il corpo vi è coltivato per divenire al contempo più spirituale e più carnale. Un insieme di pratiche alimentari e gestuali, attenzione al respiro, un rispetto dei ritmi del giorno e della notte, delle stagioni e degli anni,un'educazione dei sensi alla percezione corretta, educano a poco a poco il corpo a rinascere, a darsi una nascita propria, carnale e spirituale in ogni momento.
Ne consegue che il corpo non è più semplicemente corpo generato dai genitori: è anche quello che io mi restituisco." (Luce Iringaray- "Amo a te".)

giovedì 28 novembre 2019

La meta

"Chiunque, giovane, vecchio, vecchissimo, malato o debole, abbandoni la pigrizia ed il timore e pratichi con dedizione e coraggio lo yoga raggiungerà la meta.
L'accadimento si presenta a colui che si impegna nella pratica, nulla accadrà, invece, a colui che legge trattati di yoga, né a colui che si abbiglia in un certo modo o rimugina antiche tradizioni. In verità non esiste altra via che la pratica.
Le posture, le ritenzioni di vario genere ed intensità, e tutte le altre tecniche rivelate, devono essere interamente praticate per raggiunge la meta lungo la via dell'hatha yoga."
Hatha Yoga Pradipika

sabato 23 novembre 2019

Mantra

màn-tra
Inno, preghiera, formula sacra; al di fuori del contesto religioso, anche slogan, massima personale, stile di vita
dal sanscrito मन्त्र màntra ‘strumento del pensiero, inno, formula sacra o magica’.

Guru Mantra 108 Times | Guru Brahma Guru Vishnu Guru Devo Maheshwara | ग...






GururBrahma GururVishnu
GururDevo Maheshwaraha
Guru Saakshaat ParaBrahma
Tasmai Sri Gurave Namaha







mercoledì 5 dicembre 2018

Nadi shodhana



Liberamente tratto da: L'albero dello Yoga
Immagine da Wikimedia

Nadi shodhana è un preludio indispensabile per le pratiche meditative avanzate.
Effetti sul corpo: Induce calma e tranquillità. Tutti i canali pranici vengono sbloccati.
Il flusso di prana nelle nadi ida e pingala viene reso uguale.
Il sistema sanguigno viene purificato dalle tossine.
Tutto il corpo viene nutrito dall’aumentata quantità di ossigeno e l’anidride carbonica viene espulsa sufficientemente. A livello mentale dona equilibrio, calma i nervi ed elimina ansia e stress.
Riesce ad allontanare vari disturbi del sonno.
Il risultato generale è un grande miglioramento della salute.
Purificando le cellule del cervello, tutti i suoi centri vengono stimolati a lavorare quasi al massimo della loro capacità. Nadi Shodhana, alimenta e stimola in modo alterno entrambi gli emisferi del cervello, quello destro e quello sinistro. Una cosa che molte persone non sanno è che di base respiriamo già in questo modo, è la nostra respirazione normale. Il corpo ogni due ore circa inverte il meccanismo. Sono brevi i periodi in cui respiriamo con entrambe in contemporanea. E’stato dimostrato che, alcuni disturbi cronici come la stitichezza, l'ulcera gastrica e l'asma, sono in qualche modo legati alla respirazione semi-permanente da una narice sola.
Tutta l’aria stagnante viene rimossa dai polmoni.
 Effetti energetici: A livello energetico, secondo i maestri di yoga, permette di portare equilibrio anche tra i canali energetici del corpo, in particolar modo Ida, Pingala e Sumshumna, i tre nadi principali.

mercoledì 11 aprile 2018

Citazione

Incontra i tuoi mostri nascosti;
Avvicinati a ciò che ti ripugna;
Aiuta quelli che non ti va di aiutare;
Non dare importanza a tutto ciò che ti procura attaccamento;
Va’ in posti che ti fanno paura;
Trova il Buddha dentro te stesso!”
Machig Labdron

Gli Aghori

La più estrema delle sette di sādhu è quella degli Aghori, fondata da Kina Ram, un asceta del XVIII secolo. Ricercano l'illuminazione seguendo, tra i comportamenti di Shiva, quelli che sono considerati come i più fuori dalla norma. Poco numerosi ai giorni nostri (una ventina che vivono a Varanasi, presso la tomba del loro guru), sembra siano stati più numerosi in passato, probabilmente 200-300 alla fine del XIX secolo

da Wikipedia (leggi di più)

Yoga?

Yoga?
Di solito non lo sappiamo proprio, neanche lo sospettiamo, ma quando decidiamo di sederci sul tappetino, di provare a praticare, è sempre per guarire da qualcosa. Questo qualcosa è la qualità della nostra vita, le nostre relazioni, il rapporto con il lavoro, il corpo, i desideri, le catene delle nostre trappole mentali, delle paure, dei doveri e dei divieti. Non lo sappiamo e dunque ci diciamo di volerci rilassare, o attenuare il mal di schiena. Oppure siamo in qualche viaggio mentale mistico/spirituale.
Ma in realtà ciò che ci spinge è il male di vivere male.
Il problema è che poi la pratica funziona: e più funziona più ci allontana dalle cause del nostro malessere. E qui comincia tutto un altro viaggio. (S. Alfieri)

lunedì 25 dicembre 2017

Stati di agitazione

Sulla pretesa tutta occidentale di voler associare lo Yoga (ahimè parola abusata) alla tranquillità, alla non tensione, al benessere a tutti i costi, Eric Baret restituisce con chiarezza il suo pensiero: "Rendersi conto della propria pretesa, chiaramente, senza voler eliminare la pretesa. Quando non ho la pretesa di essere tranquillo, quando sono disponibile all’agitazione, al desiderio, alla paura, alla pretesa, questi stati non costringono più. 

Detto altrimenti: voi sentite l’agitazione, ma non siete più agitati.

Un po’ come durante il lavoro corporeo: posso sentire la tensione nel corpo, ma non sono teso. Sento la tensione nel mio ginocchio, nel mio bacino: non sono teso, la tensione è in me.
Voi sentite l’agitazione, vi familiarizzate con la disponibilità all’agitazione. Vedrete che ad un certo momento sentirete l’agitazione e sarete totalmente tranquilli. Allora, l’agitazione si vuota.

Asana

Ogni postura che noi eseguiamo ha sempre un risvolto fisico, energetico, psicologico ed emozionale; questo è l’approccio che dovremmo avere nella postura e sono tutti aspetti che dovremmo indagare volta per volta. Succedono un sacco di cose durante un' Asana( il nome sanscrito delle posture)  e se davvero qualcuno riuscisse ad indagare tutti questi aspetti in maniera totale potrebbe già considerarsi un “essere superiore”. Ognuno di noi ha una macchina (il corpo) che può alcune cose e altre meno. La pratica delle Asana serve, tra le tante cose, ad ampliare la quantità di cose che possiamo far fare a questa macchina in maniera consapevole e prendere conoscenza di alcune cose che avvengono in maniera involontaria.

mercoledì 29 novembre 2017

Tvameva Mata






Twameva Mata cha Pita Twameva Twameva Bandhu cha Sakha Twameva Twameva Vidya Dravinam Twameva Twameva Sarvam Mama Deva Deva Kayena Vacha Manasendriarva Buddhy Atmanava Prakriteswabhavat Karomi Ya ya Sakalam Parasmai Narayanayti Samarpayami.



mercoledì 8 novembre 2017

Postura

"La postura non va mai spinta fino alla creazione di un corpo solido, invece si arresta prima della sensazione di ogni densità corporea. La posizione si sposta nello spazio, diventa spazio, e lo spazio si fonde in essa." ( Eric Baret)

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