".... penso a certe culture dello yoga, nelle quali il corpo viene coltivato in quanto corpo, e non soltanto nella dimensione sportivo-muscolare-competitivo-aggressiva che conosciamo fin troppo e non lascia presagire nulla di positivo.
Il corpo vi è coltivato per divenire al contempo più spirituale e più carnale. Un insieme di pratiche alimentari e gestuali, attenzione al respiro, un rispetto dei ritmi del giorno e della notte, delle stagioni e degli anni,un'educazione dei sensi alla percezione corretta, educano a poco a poco il corpo a rinascere, a darsi una nascita propria, carnale e spirituale in ogni momento.
Ne consegue che il corpo non è più semplicemente corpo generato dai genitori: è anche quello che io mi restituisco." (Luce Iringaray- "Amo a te".)
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