‘Non è nelle mie corde’, ‘non fa per me’, ‘non è io mio modo’ è la peggior cosa che possa affermare un praticante.
Davanti a questa impostazione tutto si ferma:
lo scopo della pratica è proprio farci essere come non siamo mai stati; farci svestire i nostri panni e farcene indossare altri che non sentiamo comodi per noi; farci affrontare la fatica, il dolore e la vergogna che questo può comportare è il primo passo
Y.B.F. 1961
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